Porta S.Pancrazio

porta s.pancrazio

Le Mura Aureliane includevano gran parte del rione Trastevere, formando un triangolo con il vertice sul Gianicolo, in corrispondenza dell’antica “porta Aurelia“, così denominata perché da qui fuoriusciva (e fuoriesce tuttora) la “via Aurelia“: l’attuale denominazione di Porta S.Pancrazio risale al VI secolo quando fu ribattezzata “sancti Pancratii” dal titolo della vicina chiesa dedicata al martire cristiano.

stemma di urbano VIII su porta s.pancrazio
1 Stemma di Urbano VIII

Nel 1644 Porta S.Pancrazio (nella foto in alto sotto il titolo) fu ricostruita per volontà di Papa Urbano VIII Barberini (nella foto 1 lo stemma posto sulla facciata esterna) insieme alla nuova cinta muraria denominata Gianicolense: la sistemazione della porta, con il prospetto in direzione del mare, fu opera di Marcantonio de’ Rossi, noto per essere stato un ottimo esecutore delle idee di Gian Lorenzo Bernini.

stemma di pio IX su porta s.pancrazio
2 Stemma di Pio IX

Questa zona fu celebre per l’eroica difesa dei romani contro i francesi durante la Repubblica Romana del 1849 e proprio in questa occasione, infatti, la porta fu gravemente danneggiata e ricostruita nel 1854 dall’architetto Virginio Vespignani per volontà di Papa Pio IX, come testimonia lo stemma (nella foto 2) anch’esso posto sulla facciata esterna. Sull’attico della facciata esterna della porta (nella foto sotto il titolo) è situata la seguente iscrizione: “PORTAM PRAESIDIO URBIS IN IANICULO VERTICE AB URBANO VIII PONT MAX EXTRUCTAM COMMUNITAM BELLI IMPETU AN CHRIST MDCCCLIV DISIECTAM PIUS IX PONTIFEX MAXIMUS TABERNA PRAESIDIARIS EXCEPIENDIS DIAETA VECTIGALIBUS EXIGENDIS AUXIT RESTITUIT“, ovvero “Pio IX Pontefice Maximo ricostruì la porta costruita e fortificata a presidio della città  sulla sommità del Gianicolo dal Pontefice Maximo Urbano VIII, distrutta dall’impeto della guerra, (e) la fornì di una dimora per accogliere i soldati del presidio e di un padiglione per esigere le gabelle”. L’iscrizione prosegue con la grande scritta “ANNO DOMINI MDCCCLIV PONTIFICATUS VIII“, ovvero “Nell’Anno del Signore 1854 Ottavo del suo Pontificato”, ed ancora sotto, più piccolo, “ANGELO GALLI EQ TORQUATO PRO PRAEFECTO AERARII CURATORE MURORUM URBIS“, ossia “Il Cavaliere Angelo Galli Torquato pro Ministro dell’Erario (e) curatore delle mura della città”.

facciata interna di porta s.pancrazio
3 Facciata interna

Sulla facciata interna (nella foto 3) appare invece la seguente iscrizione: “PIUS IX PONTIFEX MAXIMUS SACRI PRINCIPATUS ANNO X“, ovvero “Pio IX Pontefice Maximo nel 10° anno del suo Santo Principato”. L’interno, posto a cavalcioni della “via Aurelia antica“, custodiva il ritrovo (“taberna“) per il presidio e l’ufficio per la riscossione delle tasse (“vectigalibus exigendis“): ora vi ha sede l’Associazione Nazionale Veterani e Reduci Garibaldini, che gestisce anche un Museo Garibaldino, non soltanto risorgimentale ma dedicato anche alla Divisione Italiana Partigiana Garibaldi che combatté in Montenegro dal 1943 al 1945.