Piazza Lancellotti prende il nome dalle proprietà della nobile famiglia Lancellotti: infatti su questa piazza prospettano sia la facciata laterale di Palazzo Lancellotti sia il Palazzetto Lancellotti (nella foto sopra). Quest’ultimo fu fatto costruire dai Lancellotti nel Seicento a completamento della loro residenza principale per i famigli (dal latino “famulus“, cioè tutte le persone a seguito del nobile che venivano “adottate” e che vivevano nel palazzo) e per le scuderie. È un edificio dalla struttura molto semplice con una facciata a tre piani di nove finestre tutte incorniciate, aperta al pianterreno con un semplice portale fiancheggiato da quattro porte già di scuderia, alternate da finestre inferriate. Oggi l’edificio, modificato nell’assetto interno e ristrutturato, ospita una serie di appartamenti privati.
Sul magnifico cantonale bugnato di palazzo Lancellotti che affaccia su questa piazza è situata una Madonnella (nella foto 1) costituita da una tela, dipinta ad olio, di forma ovale rappresentante la “Madonna Addolorata” in atteggiamento di preghiera, contornata da un angelo in stucco tra raggi e nuvole; di maggiore consistenza rispetto al solito appare il lume in ferro battuto carico di motivi floreali. Su questa piazza è situata anche la chiesa oramai sconsacrata di S.Simeone (nella foto 2) , menzionata nel 1186 come dipendente della chiesa di S.Lorenzo in Damaso, quando era dedicata a “S.Simeone de Ponte“. Raggiunse il suo massimo splendore tra il XVI ed il XVII secolo allorché, divenuta parrocchia titolare, fu ricostruita completamente dal cardinale Orazio Lancellotti nel 1611 e dedicata a S.Simeone profeta.
La chiesa, in seguito, fu affidata all’Arciconfraternita di S.Margherita da Cortona, tanto che popolarmente era conosciuta come “S.Margherita”. Non più officiata dalla fine dell’Ottocento, fu definitivamente abbandonata nella prima metà del Novecento dopo il crollo del tetto, cosicché di questa antichissima chiesa oggi rimane soltanto la facciata. Piazza Lancellotti anticamente era conosciuta come “piazza dei Matriciani” perché qui sbocca il vicolo dei Matriciani, così denominato perché i contadini di Amatrice vi tenevano un mercatino con i loro famosi prodotti; altri nomi della piazza furono “piazza dei Marchigiani“, in onore della vicina chiesa di S.Salvatore in Lauro, affidata all’Arciconfraternita dei Piceni, ed anche “piazza di S.Simeone” (prima che la denominazione passasse all’attuale piazza di S.Simeone), per la presenza dell’omonima chiesa. Vogliamo far notare un fatto alquanto anomalo: su piazza Lancellotti si affaccia la chiesa di S.Simeone, mentre su piazza di S.Simeone prospetta la facciata principale di palazzo Lancellotti!