Il palazzo delle Scuderie del Quirinale (nella foto sopra), situato ad angolo tra via Ventiquattro Maggio e la Salita di Monte Cavallo, affacciato su piazza del Quirinale, è un lungo e basso fabbricato costruito allo scopo di ospitare le scuderie per i cavalli e le rimesse per le carrozze di servizio al Quirinale. L’edificio occupa un’area precedentemente occupata dal giardino di Villa Colonna, che la nobile famiglia cedette nel 1625 alla Camera Apostolica per ingrandire la piazza e dare così maggiore prestigio al Palazzo Pontificio. I lavori, iniziati nel 1722 per volere di Innocenzo XIII da Alessandro Specchi, furono interrotti nel 1724 a causa della morte del pontefice e ripresero nel 1730, su incarico del nuovo papa Clemente XII, il quale affidò a Ferdinando Fuga il compito di completare l’opera.

Questi mantenne la struttura architettonica del progetto originario per quanto riguarda la struttura interna, mentre modificò quella esterna con l’innalzamento del piano mezzanino, ridisegnando la facciata ed arricchendo i portali centrali: nell’immagine 1 le Scuderie in un’opera di Giuseppe Vasi. Il portale principale dell’edificio, oggi situato sulla terrazza del primo piano, presenta lo stemma papale con targa commemorativa (nella foto 2) che Clemente XII fece apporre sulla facciata e che così recita: “CLEMENS XII P M PALATII QUIRINALIS EQUILE AB INNOCENTIO XIII COEPTUM ABSOLVIT ANNO DOMINI MDCCXXX PONTIF I“, ovvero “Clemente XII Pontefice Maximo portò a termine la scuderia del palazzo del Quirinale, opera iniziata da Innocenzo XIII, nell’Anno del Signore 1730, I del suo Pontificato”.

Le scuderie erano situate al pianterreno ed al piano sopraelevato e potevano ospitare, rispettivamente, 42 e 86 cavalli; il rimessaggio delle carrozze si trovava in un edificio basso, perpendicolare alle scuderie, che apriva sulla piazza, alla quale il piano era collegato con due rampe. Nel 1866 papa Pio IX, durante i lavori di sistemazione della zona, per adeguare i livelli, fece demolire le due rampe e l’edificio di rimessaggio. Il palazzo fu così completamente trasformato, come lo vediamo oggi, con la costruzione di due corpi laterali affiancanti una terrazza al livello del primo piano: anche in questa occasione il pontefice fece apporre lo stemma papale sia sul portale inferiore dell’antico ingresso, sia sulla balaustra dell’edificio che si protende verso via della Dataria e che così recita: “PIUS IX PONT MAX ANNO MDCCLXVI”, ovvero “Pio IX Pontefice Maximo Nell’Anno 1866”. L’edificio delle Scuderie al Quirinale ha mantenuto la sua funzione originaria di rimessa per carrozze e poste di cavalli fino al 1938, anno in cui venne adattato ad autorimessa. Nel 1997 la Presidenza della Repubblica, a cui il palazzo tuttora appartiene, concesse l’edificio in uso al Comune di Roma per farne sede di mostre ed esposizioni. A tale scopo, tra il 1997 ed il 1999, l’edificio delle Scuderie furono restaurate a cura dell’architetto Gae Aulenti ed i loro ambienti destinati ad ospitare le più importanti collezioni d’arte del mondo. Il 21 dicembre 1999 le Scuderie furono inaugurate dall’allora Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, insieme al Sindaco di Roma ed al Ministro dei Beni Culturali, con la mostra “I Cento Capolavori dell’Ermitage”.

Oggi le Scuderie del Quirinale, il cui ingresso avviene da via Ventiquattro Maggio 16 (nella foto 3), costituiscono un importante spazio espositivo di circa 1500 metri quadrati: i suoi saloni, distribuiti su più piani, hanno accolto capolavori di grandi maestri come Michelangelo, Caravaggio, Botticelli, Bernini, Rembrandt, divenendo una delle sedi per mostre d’arte temporanee più importanti e visitate di Roma.