Via Ludovisi

via ludovisi

Via Ludovisi collega via di Porta Pinciana a via Vittorio Veneto e prende il nome dalla nobile famiglia dei Ludovisi, proprietaria della meravigliosa Villa Ludovisi, scomparsa alla fine dell’Ottocento per consentire la creazione dell’omonimo rione. Al civico 48 della via è situata la Palazzina di Villa Maraini (nella foto sotto il titolo), costruita tra il 1903 ed il 1905 dall’architetto ticinese Otto Maraini per il fratello Emilio. La palazzina sorge sulla sommità di una collina artificiale, creatasi in seguito ai depositi di detriti e materiale di scavo per l’apertura di via Ludovisi, e sviluppa su tre piani articolati in un complesso di fabbriche molto mosse tra l’avancorpo e le due ali laterali, con una serie di terrazze belvedere e logge, trifore e pilastri; le finestre, oltre ad eleganti motivi floreali, presentano sul timpano spezzato una nicchia con busti. Segno distintivo della villa è la Torre Belvedere, alta 26 metri. All’interno vasto è stato l’impiego di marmi per le colonne, le balaustre e lo scalone. Sull’attico vi è la data di costruzione, “A.D. MCMV”, ovvero “Anno Domini (Nell’Anno del Signore) 1905”. Dal 1947 la villa ospita l’Istituto Svizzero di Roma grazie alla donazione della contessa Carolina Maraini-Sommaruga, vedova di Emilio Maraini, con lo specifico obiettivo che la sede fosse posta “perpetuamente al servizio della cultura, nel segno della collaborazione tra la Svizzera e l’Italia”.

ex hotel beau site
1 Palazzo dell’ex Hotel Beau Site

Al civico 45 sorge invece il palazzo dell’ex Hotel Beau Site (nella foto 1), costruito come albergo nel 1889 da Carlo Busiri Vici, come ricorda la scritta posta al secondo piano: “A FUNDAMENTIS EXTRUCTA ANNO DOMINI MDCCCLXXXIX”, ovvero “Eretta dalle fondamenta nell’Anno del Signore 1889”. L’edificio, oggi casa di abitazione, sviluppa su cinque piani con un attico costruito successivamente ed è caratterizzato da un bow-window, ovvero un tipo di balcone chiuso, unito all’ambiente interno e sporgente per più piani, primo esempio architettonico del genere eretto a Roma.

lapide a via ludovisi
2 Lapide

Oltrepassato l’ingresso si possono ammirare vari reperti archeologici, tra i quali una magnifica lapide (nella foto 2) con la tipica scrittura gotica epigrafica che fa riferimento alla ricostruzione della chiesa di S.Salvatore in pensili de Sorraca, ovvero S.Stanislao dei Polacchi, avvenuta il 27 ottobre 1285: la lapide è tutto ciò che rimane dell’antica chiesa medioevale. Sulla facciata di via Aurora, sopra la finestra del primo piano, si trova la scritta “PAX HUIC DOMUI”, ovvero “Pace a questa casa”, mentre al pianterreno una lapide ricorda che “IN QUESTA CASA GIÀ DI FAMIGLIA VISSE E OPERÒ FINO AL 1989 ANDREA BUSIRI VICI D’ARCEVIA ARCHITETTO E SCRITTORE NOBILE ROMANO”.