Du Pérac Etienne – Vestigi dell’Antichità di Roma

I Vestigi dell’Antichità di Roma di Du Pérac Etienne è un’opera composta da un frontespizio e 39 tavole, eseguite ad acquaforte, nel margine delle quali sono incise delle iscrizioni storico-descrittive (per la prima volta apparvero in una veduta) a mo’ di rubrica, che illustrano puntualmente il monumento rappresentato ed offrono, talvolta, notizie (non sempre precise né prive di errori) su recenti rinvenimenti e scavi, lavori in corso e mutate destinazioni di edifici. I fogli sono ordinati seguendo un itinerario che permette di attraversare le più importanti rovine della città antica. La raccolta annovera ben nove edizioni: la prima, pubblicata in occasione del Giubileo del 1575 da Lorenzo della Vaccheria, è dedicata a Giacomo Boncompagni, Governatore Generale della Santa Chiesa. Il frontespizio è composto da una targa centrale con il titolo e la dedica al cardinale Giacomo Boncompagni, sormontato dallo stemma papale Boncompagni (Gregorio XIII). A sinistra è raffigurata l’allegoria della Fama con la targa che recita Senza temer di tempo o’ di sua rabbia; a destra, invece, è raffigurato il Tempo con la targa E pur la fama d’un mortal non domo. Al centro, sul basamento, la targa centrale accompagnata da quattro riquadri con le insegne della bottega di Lorenzo della Vaccheria, ovvero palme e rami di palma intrecciati, che così recita: IN ROMA appresso Lorenzo della Vaccheria alla insegna della palma Con privilegio del Som pont L’ANNO MDLXXV (1575).