Obelisco di Dogali

obelisco di dogali

L’Obelisco di Dogali, in granito rosso, fu eretto a Heliopolis da Ramsete II nel XIII secolo a.C. e fu trasportato a Roma nel I secolo d.C. dall’imperatore Domiziano per ornare (insieme a quelli oggi situati in piazza della Minerva, in piazza della Rotonda ed a Villa Celimontana), il “Tempio di Iside“. Alto metri 6,34 (con il basamento e la stella raggiunge metri 16,92), ne fu rinvenuta casualmente la sommità nel 1719 in via di S.Ignazio durante i lavori di ristrutturazione della Biblioteca Casanatense, ma soltanto nel 1883 fu completamente dissotterrato dall’archeologo Rodolfo Lanciani.

obelisco di dogali alla stazione termini
1 Obelisco di Dogali dinanzi alla Stazione Termini

Nel gennaio 1887 si consumava il disastro di Dogali in Eritrea (548 soldati italiani annientati) e così, pochi mesi dopo, in giugno, l’architetto Francesco Azzurri decise di sistemare l’obelisco da poco ritrovato davanti alla Stazione Termini (nella foto 1) e dedicarlo agli eroi di Dogali, decorandone la base con leoni e tavole di bronzo con i nomi dei soldati caduti. Il monumento fu criticato per il cattivo gusto funerario, al contrario degli antichi, si scrisse nell’occasione, che invece commemoravano i loro eroi. Nel 1924, in occasione dei lavori di riassetto urbanistico di piazza dei Cinquecento, l’obelisco fu spostato nel giardino di via delle Terme di Diocleziano, dove tuttora è situato.

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